Devastazione operata dal tempo nella tramissione delle opere della letteratura latina
Conosciamo 800 nomi (e sono solo una parte), di questi, 300 non ne abbiamo neppure un frammento, solo 144 ne possediamo una o più opere complete
Si sono persi anche grandi autori (Licinio Calvo, Cornelio Gallo, Vario Rufo) e alcuni ci sono giunti per caso (Catullo)
Quelli che ci sono giunti ⇒ modo insoddisfacente:
non abbiamo manoscritti anteriori al IV-V d.C.
i più antichi non sono necessariamente migliori dei più recenti: dipende dalla famiglia alla quale appartengono ⇒
(CODICES RECENTIORES ≠ DETERIORES)
TRADIZIONE:
DIRETTA (codici, papiri, iscrizioni)
INDIRETTA (citazioni di un testo antico fatte da un altro autore antico): non sempre è la peggiore
II-III d.C. SOSTITUZIONE del PAPIRO con la PERGAMENA
: costava meno, durava di più, vi si scriveva anche sul verso, vi si potevano fare cancellature La letteratura pagana quindi cominciò a distruggersi INVOLONTARIAMENTE: non tutto, infatti, poteva essere trascritto, e non sempre si trascriveva il meglio
LA SCUOLA: non poteva contenere opere d'insolita mole (come le Storie di Livio) ⇒ perdita di scritti latini a opera degli stessi latini
LA POLITICA: perdita di opere latine per volontà degli stessi latini (libri mancanti delle Storie e Annali di Tacito)
LE INVASIONI BARBARICHE: incuria determinata da altre preoccupazioni
I MONASTERI:
raschitura di scritti latini pagani per tradcrivervi sopra opere cristiane.
Ma questo motivo non va considerato oltre certi limiti:
in parte, ANZI, la letteratura latina si è salvata proprio nei conventi, a incominciare dal monastero di Squillace, in Calabria, fondato da Cassiodoro (Vivarium)
LA RINASCITA CAROLINGIA: età di Carlo Magno (IX), rinnovarsi dell'idea di un impero romano ⇒ si trascrissero tanti autori latini
PRINCIPALI CODICI PIÙ ANTICHI
IV
Palatinus
(Virgilio)
V
Medicĕus
(Virgilio)
V-VI
Bembinus
(Terenzio)
Parisinus (o Puteanus) 5730
(Livio, deca III)
Vindobonensis
(Livio, deca V, prima metà - solo)
VI
Parisinus (o Puteanus) 8084
(Prudenzio)
VI-VII
Bononiensis
(Lattanzio: Div. Inst., De opif. Dei, De ira Dei)
VII-VIII
Salmasianus
(Anthologĭa Latina)
VIII
Neapolitanus
(Carisio)
IX
Medicĕus I (o Laurentianus 68,1)
(Tacito, Annales I-VI - solo)
Parisinus (o Colbertinus)
(Latt., De mort. pers.)
Vossiani (Oblongus e Quadratus)
(Lucrezio)
X
Palatinus (Vetus)
(Plauto)
Parisini 16024 e 16025
(Sallustio)
Vaticanus Latinus 3864
(Sallustio, Epist. ad Caes., framm. Historiae, Caesar De b. Gallico - solo)
X-XI
Vaticanus Palatinus (Decurtatus)
(Plauto)
Ambrosianus
(Seneca, Dialoghi)
Laurentianus 51,10
(Varrone, De lingua Latina)
Leidensis Vossianus
(Sallustio)
Medicĕus II (o Laurentianus 68,2)
(Tacito, Annales XI-XVI, Historiae I-V; Apuleio, De magia, Metam., Florida)
Parisinus 1661
(Arnobio e Minucio Felice)
XII
Neapolitanus
(Properzio)
Fondamentale del XV
Parisinus (già Traguriensis)
(Cena Trimalchionis si Petronio)
PALINSESTI (codices rescripti, ovvero raschiati e riscritti)