Nominativus

liberamente tratto da Alfonso Traina e Tullio Bertotti
Oscar Testoni, ultima versione: 7/11/2022

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La funzione prima del nominativo è di nominare una parola per se stessa, cioè a prescindere da ogni rapporto sintattico. Perciò il nominativo si usa nelle frasi nominali come i titoli dei libri o di parti di essi, nelle esclamazioni, nelle enunciazioni. [...] Il latino classico però tende a evitare la rottura sintattica e il nominativo ha subíto la concorrenza di altri costrutti: per i titoli, de e l'ablativo [...], per le esclamazioni, l'accusativo; per il complemento di denominazione, il genitivo; per l'apposizione dichiarativa, l'accusativo [...] Talvolta s'incontra, in principio di proposizione, un nominativo asintattico, detto nominativus pendens, più frequente in lingua d'uso e nel tardo latino: Tu si te di ament, agere tuam rem occasio Tu, col favore degli dei, è il momento buono di fare i tuoi affari (Traina Bertotti, Cappelli 1965)
SUBIECTUM
+ attributi
+ apposizioni
Il nominativo è innanzitutto il caso del soggetto e dei suoi eventuali attributi e apposizioni

Il soggetto può trovarsi in accusativo solo nelle infinitive (ACC + inf.) o in ablativo nella costruzione dell'ablativo assoluto
Dum differtur vita transcurrit (Seneca, Epistulae ad Lucilium)
deus nobis haec otia fecit (Vergilius, Ecloga I)
Et laudare te vult homo, aliqua portio creaturae tuae ... (Augustinus, Confessionum libri tredecim)
Senatus haec intellegit, consul videt; hic tamen vivit. (Cicero, Catilinariae I, 2)
DOPPIO NOMINATIVO soggetto +
NOME DEL PREDICATO
(o parte nominale)

Un sostantivo (nome) o un aggettivo o un avverbio con il verbo sum nella funzione di copula




SOGGETTO +
COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO

Questo puo accadere con qualunque verbo: ->


Ma questo tipo di costruzione è più frequente coi verbi copulativi

A) Alcuni intransitivi indicanti soprattutto un cambiamento di stato:
fio, evado, exsisto, exorior divento, riesco, mi faccio
maneo (e i suoi composti) rimango
discedo me ne vado
videor sembro, paio








B) Alcuni transitivi in forma passiva:

I) APPELLATIVI:
appellor, vocor, dicor, nominor sono chiamato
inscribor sono intitolato, et cetera






II) ELETTIVI: fio, creor, legor, elĭgor, designor sono eletto, scelto






III) ESTIMATIVI: putor, existĭmor, iudicor, habeor, ducor, numeror sono reputato, considerato, ritenuto
cognoscor sono conosciuto
invenior, reperior sono trovato






La presenza di un verbo servile non muta la natura copulativa dei verbi



Contrariamente all'italiano non sono copulativi né aestĭmo, valuto (solitamente accompagnato da un complemento di stima e prezzo cfr. GENITIVUS, quando lo farò), né considero, medito, rifletto (costruito con l'accusativo o con una interrogativa indiretta o con un'infinitiva)
Il complemento predicativo è preceduto da ut quando introduce:
  1. un paragone, soprattutto ipotetico
  2. una causa
  3. una limitazione
Iustitiaomnium est domina et regina virtutum (Cic. Off., 3, 28)
La giustizia è signora e regina di tutte le virtù
Numquam est fidelis cum potente societas (Phaedr. 1, 5, 1)
Non è mai sicura l'alleanza col potente
Formosa facies muta commendatio est (Publ. Syr., 194)
Una bella presenza è una muta raccomndazione
Procul, o procul este, profani! (Verg., Aen., 6, 258)
Lontano, state lontano, profani!


Ego vivo miserrimus (Cic., Att., 3, 5)
Nemo nascitur dives (Sen., Ep., 20, 13)


Multa ignoscendo fit potens potentior (Publ. Syr, 384)
Perdonando molto il potente diviene più potente
Mihi inimicus subito exstitisti (Cic. Phil, 2, 90)
Ti sei rivelato improvvisamente a me ostile
Mihi T. Albucius perfectus Epicureus evaserat (Cic. Brut, 131)
Tito Albucio era riuscito un perfetto epicureo
[Hannibal] quotiescumque cum populo Romano congressus est in Italia, semper discessit superior (Nep. 23, 1, 2)
[Annibale] tutte le volte che in Italia si scontrò col popolo romano, sempre rimase vincitore.
Sol Democrĭto magnus videtur (Cic. Fin., 1, 2o)
Il sole sembra grande a Democrito.
Condiunt Aegyptii mortuos ut quam maxime maneant diuturna corpora (Cic. Tusc. I. 108)
Gli Egiziani imbalsamano i morti perché i corpi si mantengano il più a lungo possibile
Ex amico inimicus fio
Da amico divengo nemico
En cur magister eius ex oratore arator factus est (Cic. Phil. 3, 22)
Ecco perché il suo maestro da oratore è diventato aratore


[Vercinget!rix] rex ab suis appellatur (Caes. Gall. 7, 4, 5)
[Vercingetorige] viene chiamato re dai suoi
Qui erant cum Aristotele, Peripatetici dicti sunt (Cic. Acad. I, 17)
I seguaci di Aristotele furono detti Peripatetici
In eo libro qui Oeconomicus inscribitur (Cic. Off. 2, 87)
In quel libro che s'intitola l'Economico


Consules creati [sunt] L. Valerius M. Horatius (Liv. 3, 55, 1)
Vennero creati / eletti consoli Lucio Valerio e Marco Orazio
Ille legatus a suis civibus electus est (Cic. Verr. II, 2, 156)
Egli fu scelto come ambasciatore dai suoi concittadini
Princeps in senatu tertium lectus [est] P. Scipio Africanus (Liv. 38, 28, 2)
Per la terza volta Publio Scipione Africano fu eletto principe del senato


Q. Rubrius Varro a senatu hostis cum C. Mario iudicatus est (Cic. Brut, 168)
Quinto Rubrio Varrone fu giudicato dal senato nemico pubblico insieme con Gaio Mario
Fortes sunt habendi non qui faciunt sed qui propulsant iniuriam (Cic. Off. I, 65)
Forti si devono ritenere non quelli che fanno ingiustizia, ma quelli che la respingono
His adiūtor contra patriam inventus est nemo (Liv. 38, 28, 2)
Non si trovò nessuno che collaborasse con loro contro la patria



Socrates parens philosophĭae iure dici potest (Cic. Fin. 2, 1)
Socrate può giustamente esere detto il padre della filosofia
Dici beatus ante obĭtum nemo debet (Ovid. Met. 3, 136)
Nessuno deve essere detto felice prima della morte
Aelius Stoicus esse voluit (Cic. Brut. 206)
Elio volle essere soico



1. Deus maxime Mercurius colitur* - predicativo puro: "è adorato come dio soprattutto Mercurio" (e tale era Mercurio anche per i Romani)
Canis et fēlēs ut dei coluntur** - predicativo comparativo-ipotetico: "il cane e il gatto sono adorati come se fossero dei", (ma non lo erano per i Romani)
2. Quam facile erramus homines (Sen., Contr., 7, 1, 5): predicativo puro, "con quanta facilità sbagliamo noi uomini!"
Possum falli, ut homo (Cic., Att., 13, 21a, 2): predicativo causale "posso ingannarmi, come uomo" (cioè dato che sono uomo)
3. Magnam opinionem pueri habebamus*** - predicativo puro: "noi da fanciulli (cioè quando eravamo fanciulli) avevamo la ferma convinzione"
Quos tum, ut pueri, refutare solebamus - predicativo limitativo: "noi in quel tempo solevamo confutarli, da fanciulli (cioècome potevamo a quell'età)
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* In realtà: Deum maxime Mercurium colunt (Caes., Gall, 6, 17, 1): predicativo dell'oggetto
** In realtà: Canem et felem ut deos colunt (Cic., Leg., 1, 32): predicativo dell'oggetto
*** In realtà: magna nobis pueris opinio fuit (Cic, De or., 2, 1): predicativo del dativo di possesso
NOMINATIVO CON L'INFINITO

VIDEOR


quando la funzione predicativa è assunta da un verbo (ovviamente all'infinito)
Costruzione personale
Videor è il passivo di video: e quindi mihi videris bonus significa in origine tu, per me, sei visto buono*, per poi passare al significato di mi sembri buono.
In italiano si usa una costruzione impersonale, ossia il verbo sembrare rimane fisso alla terza persona singolare, qualunque sia il soggetto della proposizione dipendente: mi sembra che io sbagli; ci sembrava che sbagliaste; ti sembrò che avesse sbagliato etc.
In latino invece il soggetto della dipendente dventa soggetto di videor (costruzione personale), il verbo della dipendente va all'infinito ed eventuali nomi del predicato o complementi predicativi del soggetto vanno al nominativo (e non in accusativo come normalmente nelle infinitive)
Quindi, traducendo dall'italiano in latino, occorreràconsiderare bene qual è il soggetto della proposizione dipendente e accordare con esso, nella persona e nel numero, il verbo videor mi sembra che tu sia buono -> a me (tu) sembri essere buono (NOM):
mihi (tu) vidēris ese bonus
gli sembra che io sbagli -> a lui (io) sembro sbagliare:
illi (ego) videor errare
ci sembrava che sbagliaste -> a noi (voi) sembravate sbagliare:
nobis videbamini errare
ti sembrò che avrebbero sbagliato -> a te (loro) sembrarono stare per sbagliare:
tibi (illi) visi sunt erraturi esse (NOM)

A volte la frase italiana non rivela immediatamente il soggetto della dipendente, come quando diciamo mi sembra di avere vinto o gli sembra di essere onesto; ma il soggetto è desumibile sia dal contesto che dal pronome personale che in italiano è unito al verbo sembrare:
mi sembra di aver vinto -> io sembro a me aver vinto
mihi (ego) videor vicisse
gli sembra di essere onesto -> egli sembra a sé essere onesto:
(is) videtur sibi (non ei) probus esse




Quando la persona che sembra (dunque il soggetto di videor) e la persona a cui sembra coincidono, il dativo del pronome personale, specie della prima persona, può omettersi ->




Anche se accompagnato da un verbo servile, videor conserva la costruzione personale ->






* Anche in età classica videor può conservare il suo senso passivo di essere visto:




Costruzione impersonale
La necessitàdi impiegare videor solo alla terza persona singolare, si ha:

I) quando il verbo videor ha il senso deliberativo, in sé compiuto di sembrar bene, sembrare opportuno






II) quando, anche se non ha valore deliberativo, bensì opinativo:

. . II - a) è unito a un aggettivo neutro come turpe, utile, idoneum, arduum, et cetera








. . II - b) è accompagnato dal'infinito di un verbo di natura impersonale pudēre, taedēre, interesse, decēre, licēre praestare, accidere et cetera fore, futurum esse ut

Non homines habitare mecum mihi hic videntur, sed sues (Plaut. Stich., 64)
Mi pare che non uomini ma porci abitino qui con me
Tibi stultus esse videor (Cic., Att. 3, 14, 1)
Ti sembra che io sia uno sciocco
Nullus Antonio ludus videtur esse iucundior quam cruor, quam caedes, quam trucidatio civium (Cic., Phil. 4, 11)
Ad Antonio sembra che nessuno spettacolo sia più piacevole del sangue, della strage, del massacro dei cittadini
Pompeius visus est mihi vehementer esse perturbatus (Cic., Fam. 1, 5 b, 1)
Mi parve che Pompeo fosse rimasto assai sconvolto
Incidisse videntur in navem, non venisse (Petr., 107, 12)
Sembra che siano capitati per caso sulla nave, non venuti di proprosito
Vestimenta mutanti tunica ardēre visa est (Suet., Tib., 14, 4)
Mentre si cambiava l'abito, gli parve che la tunica ardesse
Amens mihi fuisse videor (Cic., Att., 9, 10, 2)
Mi sembra di essere stato pazzo
Adhùc neminem cognovi poetam, qui sibi non optimus videretur (Cic., Tusc., 5, 63)
Non ho ancora conosciuto un poeta, cui non paresse di essere il migliore

















Audire vocem visa sum modo militis (Ter., Eun., 454)
mi è parso di udire in questo momento la voce del soldato
Nos rite coepturi [esse] ab Homero videmur (Quint., 10, 1, 46)
ci sembra che cominceremo solenemente da Omero



[Agricola] maluit videri invenisse bonos quam fecisse (Tac., Agr., 7, 6)
[Agricola] preerì dar l'impressione di aver trovato uomini onesti piuttossto che di averne creati
In imperio Ambigati Gallia adeo frugum hominumque fertilis fuit ut abundans moltitudo vix regi videretur posse (Liv., 5, 34, 2)
durante la signoria di Ambigato la Gallia fu così ricca di messi e di uomini da sembrare che la numerosa popolazione a fatica potesse essere governata


[Gyges] a nullo videbatur, ipse autem omnia videbat (Cic., Off., 3, 38)
[Gige] non era visto da nessuno, ma lui vedeva tutto (qui si intuisce l'uso passivo di videor dall'opposizione con l'attivo
Galatēa fugit ad salices et se cupit ante videri (Verg., Ecl., 3, 64 sg.)
Galatea fugge tra i salici ma desidera prima di essere vista

Visum est mihi de senectute aliquid ad te conscribere (Cic., Cat. M., I)
Mi è sembrato opportuno (quindi: ho deciso di) comporre per te qualcosa sulla vecchiaia
Nuntium ad collegam consul mittit ut, si ei videretur, maturaret venire (Liv., 34, 46, 5)
Il console manda un messo al collega, perché, se gli sembrasse opportuno, s'affrettasse a venire
Decrevit senatus ut P. Aelius consul quem videretur ei, cum imperio mitteret (Liv., 31, 3, 2)
Il senato decretò che il console Publio Elio inviasse con i pieni poteri quesgli che a lui sembrasse bene [mandare] (in questo e in altri casi simili l'infinito appare deducibile dal contesto)
Turpe mihi videbantur in eam urbem me audere reverti ex qua Brutus cederet (Cic., Phil., 1, 9)
Mi sembrava vergognoso che io osassi ritornare in quella città dalla quale Bruto si allontanava
Idoneum visum est de natura cultuque Sullae paucis dicere (Sall., Iug., 95, 2)
È sembrato conveniente parlare in breve dell'indole e delle abitudini di Silla
Populo Romano iam a principio imperii melius visum est amicos quam servos quaerere (Sall., Iug., 102, 6)
Al popolo romano fin dall'inizio della sua potenza parve meglio cercare amici che schiavi
Praestare visum est omnes difficultates perpĕti (Caes., Gall. 7, 10, 2)
Sembrò che fosse preferibile sopportare coraggiosamente ogni difficoltà
NOMINATIVO CON L'INFINITO

DICOR, TRADOR, PUTOR ...


Costruzione personale
La stessa costruzione personale col doppio nominativo e col nominativo e l'infinito valida per videor avviene con altri verbi copulativi passivi
dicor, perhibeor (si dice che io),
narror (non classico),
audior (si sente dire che io),
nuntior, feror (si narra che io)
trador (si tramanda che io)
existimor, putor, habeor, credor, iudicor (si ritiene che io)
reperior, invenior (si trova che io)

Come per videor il passaggio dalla costruzione impersonale italiana a quella personale latina avviene partendo dal soggetto della subordinata con medesimo procedimento
Si dice che Alessandro sia morto -> Alessandro è detto essere morto (NOM)
Alexander dicitur mortuus (NOM) esse
Si ritiene che i costumi diverranno cattivi -> I costumi sono ritenuti stare per diventare cattivi (NOM)
Mores putantur futuri (NOM) esse mali (NOM)

Tutti i nomi del predicato e i complementi predicativi che si riferiscono del soggetto vanno al nominativo.

Costruzione impersonale
I verbi dicor, perhibeor, narror, audior, nuntior, feror, trador, existimor, putor, habeor, credor, iudicor, reperior, invenior, ... preferiscono la costruzione impersonale (quindi rimangono fissi all atreza persona singolare), mentre a proposizione che segue ha l'accisativo e l'infinito, nelle seguenti situazioni:

a) nelle forme composte



b) con i verbi servili




b) nelle proposizioni incidentali


Brutum et Cassium laudavisse dicor (Tac., Ann., 4, 34)
Si dice che io abbia elogiato Bruto e Cassio
Quot annos nata [esse] dicitur? (Plaut., Cist., 754)
Quanti anni si dice che io abbia?
Adventare Caesennius Paetus audiebatur (Tac., Ann., 15,6)
Correva voce (si sentiva dire) che stesse arrivando in tutta fretta Cesennio Peto
Eodem fere tempore pons in Hibēro prope effectus [esse] nuntiabatur (Caes., Civ., 1, 62, 3)
Press'a poco nel medesimo tempo giungeva notiiza (si annunciava) che il ponte sull'Ebro era stato quasi ultimato.
Amulium regem [Romulus] interemisse fertur (Cic., Rep., 2, 4)
Si dice che Romolo abbia ucciso il re Amulio
Lycurgi temporibus Homerus etiam fuisse traditur (Suet., Tib., 14, 4)
è tradizione che anche Omero sia vissuto ai tempi di Licurgo
Luna solis lumime collustrari putatur (Cic., Div., 2, 91)
Si crede che la luna venga illuminata dalla luce del sole
Narratur et prisci Catonis saepe mero caluisse virtus (Hor., Carm., 3, 21, 11 sg.)
Si narra che la virtù dell'antico Catone spesso si riscaldasse col vino

Piso dolo caesus [esse] habetur (Tac.., Ann., 4, 45)
Si narra che la virtù dell'antico Catone spesso si riscaldasse col vino

Nulli perisse nisi in proelio reperientur (Suet., Caes., 75, 3)
Si troverà che nessuno perí se non in battaglia










Romam nuntiatum est Veios captos [esse] (Liv.)
A Roma giunse nitizie che Veio era stata espugnata
Traditum est etiam Homerum caecum fuisse (Cic.)
È stato tramandato che anche Omero fosse cieco
Vere dici potest magistratum legem esse loquentem, legem autem mutum magistratum (Cic)
Si può veramente dire che il magistrato è una legge parlante, la legge un magistrato muto
Germani ad eum venerunt, ut dicebantur, sui purgandi causa (Caes.)
I Germani vennero da lui, come si diceva, per giustificarsi
NOMINATIVO CON L'INFINITO

IUBEOR, VETOR, ...


Costruzione SOLO personale
Anche alcuni verbi che significano comandare, permettere, vietare e cioè:
iubeor (io sono comandato, ovvero mi si comanda),
vetor (mi si vieta),
prohibeor (mi si proibisce),
sinor (mi si permette)
cogor (mi si costringe)
Come videor si costruiscono personalmente, ossia assumono come soggetto la persona o la cosa a cui si riferisce il comando o il divieto: Ai soldati si comanda di levare il campo
I soldati sono comandati di levare il campo Milites iubentur movēre castra

A differenza dei verbi precedenti, questi conservano la costruzione personale anche nelle forme composte

Il soggetto di iubeor però può essere anche chi deve subire l'ordine (e non chi deve eseguirlo): personalmente noto che in questi casi il verbo che dipende da iubeor è passivo.









Non adesse eram iussus (Cic.)
Mi era stato ordinato di non presentarmi

Paretes prohibentur adhire ad liberos (CiC.)
Si proibisce ai genitori di visitare i loro figli

Aperte Simonĭdes vetĭtus est navigare (Cic.)
A Simonide si vietò apertamente di naviare


Iussi sunt omnes aegri in publicam porticum deferri (Suet.)
Si comandò che tutti gli ammalati fossero portati in un portico pubblico

Triginta quinqueremes mitti iussae [sunt] (Liv.)
Si ordinò che fossero inviate trenta quinqueremi

Satrăpes Aspastes interfĭci iussus est (Curt.)
Si comandò che il satrapo Aspaste fosse messo a morte
Sfondo: rielaborazione come sfondo di Oscar Testoni di fotografia di Oscar Testoni del 27 luglio 2022 sulla Via Appia antica.

Oscar Testoni, ultima versione: 07/11/2022


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